La crisi energetica ha messo in crisi il nostro paese, costretto a correre ai ripari e a trovare soluzioni di riscaldamento alternative. Ora però potrebbe essere anche vietato il camino con l’utilizzo della legna che porta a delle pesanti sanzioni.
L’inverno 2023 verrà ricordato come quello dei mille problemi per gli italiani che si sentono messi alle strette economicamente e non riescono a capire come uscire da questa situazione. Tutto sta salendo a causa dell’inflazione e gli italiani sono sempre più poveri.
La guerra in Ucraina ha portato all’aumento proporzionale del gas e dunque all’obbligo di trovare delle soluzioni diverse. C’è poi chi si è trovato a ricorrere al riscaldamento attraverso stufette elettriche, cosa che però non è conveniente comunque visto che oltre al gas anche il costo dell’elettricità è vertiginosamente cambiato al rialzo.
C’è poi chi invece è ricorso alla stufa a pellet, anche se ci si è resi conto anche che è salito vertiginosamente il costo di questo materiale che costava pochissimo fino a poco tempo fa e oggi viene venduto nemmeno fosse oro, sempre per i problemi noti. Oggi alcuni dovranno dire addio anche alla legna che viene utilizzata nei camini, ma che porterà milioni di italiani a ritrovarsi a fronteggiare delle multe salatissime che tanto sarebbe valso usare il gas.
Perché si dirà addio alla legna?
Una normativa italiana ci porterà molto presto a dire addio alla legna, all’utilizzo dei camini. Questo ci obbligherà ancora a rivedere i nostri piani per riscaldarci. Sono state preventivate delle multe salatissime per chi brucia legna in alcune regioni italiane, il motivo è legato all’inquinamento che comunque la combustione può portare.
La regione che è più a rischio sotto questo punto di vista è la Lombardia, la regione dove si può arrivare a toccare delle multe fino addirittura a cinquemila euro, sanzioni dunque molto forti e che spaventano gli italiani costretti a cambiare le loro strategie per riscaldarsi. Non si parla solo della Lombardia, perché sanzioni simili arrivano anche in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Veneto. Il regolamento dice proprio che non si può utilizzare la legna. Bisogna comunque, prima di fare qualcosa, consultare le leggi con grandissima attenzione perché sono presenti delle eccezioni. Il nostro consiglio è di ricorrere al buonsenso e soprattutto di non limitarsi a queste informazioni, ma cercare di capire cosa dicono i comuni di residenza e come si comportano in merito.
Soluzioni alternative per riscaldarsi
Quali sono le soluzioni alternative per riscaldarsi in inverno se si escludono termosifoni, stufe elettriche e camini? La prima e più banale è quella di coprirsi maggiormente. Mettere un maglione più pesante in casa sicuramente renderà la situazione più accettabile anche se ovviamente in diverse zone dell’Italia anche questo potrebbe non bastare.
Tra gli altri consigli c’è quello dell‘isolamento termico. Ci sono diversi materiali che possono assorbire il freddo come materiale isolante che viene inserito all’interno delle intercapedine o pannelli applicati ai muri. Attenzione anche agli spifferi perché diventa, sotto questo punto di vista, molto importante sistemare le finestre e magari sostituirle con delle ermetiche cosa che sarà utile e importante anche a lungo termine.