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Allarme zecche, c’è una nuova malattia: tanta preoccupazione

Allarme zecche, c’è una nuova malattia: tanta preoccupazione che potrebbe divulgarsi ed  arrivare fino in Italia.

Sopraggiunge una nuova malattia che si trasmette a causa delle zecche. Già un cazzo di questa nuova preoccupazione ai danni di un uomo di 75 anni dell’Alabama. Sotto la lente di ingrandimento questa patologia dovuta con molta probabilità probabilità ai cambiamenti climatici e quindi all’innalzamento delle temperature per le quali le zecche diventano sempre più diffuse.

Allarme zecche, c’è una nuova malattia tanta preoccupazione

Questo insetto trasmette molteplici malattie ed ultimamente, si sta alzando il grado di preoccupazione per questa malattia che potrebbe giungere anche da noi. Come dicevo poc’anzi in Alabama un uomo di 75 anni si è presentato all’interno della clinica dopo averlo sostenuto di avere dei sintomi già da circa un mese, sintomi che non erano spiegabili come una grandissima stanchezza, attacchi di febbre, sudorazione accentuata con brividi e mal di testa seguiti da vertigini.

Allarme zecche

L’uomo non era stato in viaggio, soprattutto nei paesi dove tu facilmente contrarre malattie, ma ha sostenuto di essere stato punto da una zecca il mese prima. Stando a quanto rivelato dall’uomo si sono effettuati una serie di test che hanno portato al ritrovamento di un batterio a forma di spirale grazie all’esame del sangue. Con un trattamento ad antibiotico massiccio i sintomi ci sono alleggeriti e già dopo 24 ore l’uomo stava bene.

Un percorso di stabilizzazione è durato qualche mese per essere del tutto eliminato ma i medici hanno confermato che la febbre da zecca non presentava però il resto di sintomi da lui presentati. Il batterio in questione Borrelia Lonestari è stato contratto da quest’uomo ed è il primo caso registrato negli Stati Uniti.

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Lo studio è stato condotto da uno specialista in malattie infettive Vazquez Guillame, che ha sostenuto che “negli anni futuri la maggiore consapevolezza del potenziale patogeno di B. Lonestari e l’uso della diagnostica molecolare potrebbero fornirci un’approssimazione del reale peso della malattia umana causato da questo batterio“. La particolarità tale fatto che questo batterio è meno pervasivo delle altre infezioni da zecche ma è molto difficile da scopare con le classiche metodologie da laboratorio.

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Catia

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