Ma tu, lo sapevi che anche e soprattutto nel mondo del cinema, l’armocromia è un elemento fondamentale? Ecco un esempio sui colori di Julia Robert in Pretty Woman, che ti faranno capire tante cose.
L’armocromia, ovvero la scienza che studia l’abbinamento dei colori in base alle tonalità della pelle, degli occhi e dei capelli, è una disciplina che sta conquistando sempre più spazio nel settore della moda e della bellezza. Ma l’armocromia non riguarda solo l’abbigliamento e il make up: anche nel cinema, la scelta dei colori abbinati ai personaggi non è mai casuale.
I registi e gli scenografi lavorano a stretto contatto con i costumisti e i truccatori per creare un’immagine armonica e in linea con la psicologia del personaggio. Ad esempio, un personaggio che vuole apparire forte e determinato potrebbe indossare abiti di colore rosso o arancione, mentre un personaggio romantico e sognatore potrebbe essere abbigliato con tonalità pastello.
Ma la scelta dei colori non riguarda solo l’abbigliamento: anche gli elementi della scenografia, come le pareti, i tessuti e gli oggetti d’arredo, vengono attentamente selezionati in base all’armocromia. Un ambiente dai toni freddi potrebbe rappresentare la tristezza o la solitudine, mentre un ambiente dai toni caldi potrebbe richiamare il comfort e la serenità. In alcuni casi, la scelta dei colori assume anche un valore simbolico, soprattutto nei film di genere fantasy o horror. Ad esempio, il colore verde potrebbe rappresentare la crescita e la rinascita, ma anche la gelosia o la malvagità; il colore rosso potrebbe richiamare la passione e il desiderio, ma anche la violenza e la morte.
La scelta dei colori può anche variare in base alla luce utilizzata nelle riprese: una luce naturale potrebbe esaltare meglio le tonalità pastello, mentre una luce artificiale potrebbe sottolineare i toni più accesi e vivaci. In definitiva, l’armocromia è una disciplina che richiede molta attenzione e conoscenze specifiche, ma che può fare la differenza in un film. La scelta dei colori abbinati ai personaggi e alla scenografia non è mai casuale, ma studiata per trasmettere emozioni e messaggi subliminali allo spettatore.
Il film “Pretty Woman” è stato un successo senza precedenti negli anni ’90 e ancora oggi continua ad appassionare gli spettatori di ogni età. La storia della prostituta Vivian, interpretata magistralmente da Julia Roberts, che viene salvata dal ricco uomo d’affari Edward, interpretato da Richard Gere, ha fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo.
Ma non solo la trama del film ha fatto sognare il pubblico, anche i colori indossati dalla protagonista hanno avuto un ruolo importante nella realizzazione del personaggio di Vivian. Infatti, analizzando attentamente i suoi outfit, si può notare come durante la prima parte del film, quando Vivian è ancora una prostituta, i colori siano abbinati in maniera casuale e poco adatta al suo tono di pelle.
Julia Roberts nella prima parte del film, indossa spesso abiti con colori freddi come il blu o il viola, che non valorizzano il suo incarnato e la rendono pallida e spenta. Ma non solo, la scelta dei tessuti non è sempre dei migliori e gli abiti sembrano a volte poco aderenti e poco eleganti.
Diversa è invece la situazione nella seconda parte del film, quando Vivian cambia vita e diventa una vera signora. In queste scene, infatti, i colori degli abiti sono scelti con cura e sono abbinati in maniera perfetta al tono di pelle di Julia Roberts. In particolare, la scena della cena al ristorante è un esempio perfetto di come l’armocromia possa essere utilizzata con efficacia nella creazione di un personaggio. Julia Roberts indossa un bellissimo abito rosso, che esalta la sua bellezza naturale e la rende ancora più luminosa e radiosa.
In altre scene, come quella dell’acquisto dei vestiti in boutique, si può notare come i colori degli abiti siano scelti in base alla stagione dell’anno e alle tendenze moda del momento.
Insomma, “Pretty Woman” è un film che ha fatto sognare intere generazioni di spettatori, ma che ha anche dimostrato come l’armocromia possa essere un’arma vincente nella creazione di un personaggio cinematografico. Grazie alle scelte cromatiche, infatti, è possibile valorizzare la bellezza naturale di un’attrice e creare un’atmosfera unica ed emozionante per lo spettatore.
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