Bambina trovata morta, trovate tracce di droga agli esami. Continuano le indagini sul decesso da parte delle forze dell’ordine.
Continua a far parlare il giallo della piccola Enora, la bambina cha a Miami ha perso la vita all’interno di un appartamento preso in affitto dai suoi genitori. La piccola, 19 mesi, pare che sia morta in seguito all’ingerimento di sostanze stupefacenti presenti all’interno dell’appartamento americano, ma che non sarebbe appartenuta a nessuno dei due genitori. L’autopsia sul corpicino della piccola hanno permesso di far venire fuori questa verità che è salita a galla grazie agli esami effettuati sul corpo di Enora e dai quali sarebbe, appunto, venuta fuori la presenza di droga.
La piccola di 19 mesi pare che stesse nel suo lettino per un pisolino ricevendo un bacio, il suo ultimo bacio, da parte dei suoi genitori Lydie e Boris Lavenir, la coppia originaria di Guadalupe ed in vacanza proprio in quella casa. Una vacanza che però si è rivelata essere la tragedia peggiore che un genitore possa immaginare di vivere, vedere l morte di un proprio figlio e così purtroppo è stato per i due che hanno fatto causa a Airbnb dichiarando: «Non hanno pulito l’appartamento».
Ancora da chiarire la dinamica della morte della piccola Enora, la bambina di 19 mesi trovata morta nel suo lettino nell’appartamento a Miami dove era in vacanza con i suoi genitori. Dopo che l’esame autoptico ha rivelato la presenza di droga nel corpo della piccola, resta ancora un enigma, dove Enora avrebbe preso lo stupefacente e come questo, non appartenendo ai suoi genitori, fosse presente in casa. Secondo l’autopsia la piccola è morta avvelenata dal Fentanyl, un forte oppiode, che avrebbe ingerito in circostanze misteriose. Ma dai rilevamenti cosa si è evinto?
Come sarebbero andate le cose? pare che due ore dopo l’inizio del pisolino, Lydie sarebbe andata a svegliarla ma avrebbe trovato sua figlia con la bocca aperta coperta di bava ed il viso blu. Le condizioni in cui ha trovato la bimba le hanno subito fatto pensare che fosse morta. All’inizio gli inquirenti hanno sospettato che il Fentanyl fosse dei due genitori, ma i test tossicologici non hanno rinvenuto tracce nel loro organismo e neanche all’interno dell’appartamento; il sospetto, infatti, era che il farmaco appartenesse a persone che precedentemente avevano occupato lo stesso appartamento preso in affitto la casa su Airbnb.
Dal rapporto della polizia possiamo comprendere: “Al momento non sono in grado di determinare come la bambina Enora Lavenir abbia ingerito il fentanyl, pertanto non sono in grado di sviluppare una probabile causa di abuso o negligenza che abbia portato alla morte di Enora, elencata come accidentale”. La sola certezza, dunque, è che la droga si trovasse all’interno dell’appartamento, motivo per cui la famiglia Lavenir sta facendo causa ad Airbnb, al proprietario della casa, al gestore dell’affitto e agli ex inquilini, accusandoli di non aver pulito in modo adeguato l’appartamento prima di affittarlo nuovamente. Una causa legale è stata avviata anche dall’azienda Airbnb.
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