Devi chiudere la partita Iva, attento che paghi delle sanzioni perciò fai attenzione a come procedere.
Chiudere la partita Iva può portare a delle conseguenze in termini di sanzioni, un’operazione così semplice e tendenzialmente gratuita invece può farsi che il soggetto si trovi in una situazione debitoria e quindi dover pagare delle cifre non previste. Nel 2020 in Italia erano oltre gli 8 milioni le partite Iva di cui sei attive. Una questione questa dell’apertura delle partite Iva che è andata in aumento, l’anno successivo il 2021 sarebbero state aperte 549.000 in più e questo sta a dimostrare di quante persone ogni anno aprono e chiudono una partita Iva.
Ma dove sta il problema? Chiudere la partita Iva di una persona fisica è molto semplice e prevede anche una procedura abbastanza semplice sia per quanto riguarda il regime ordinario sia per il forfettario che il regime dei minimi, la differenza sta nel fatto che sono riconducibili all’iscrizione della partita Iva a registro delle imprese.in questo caso occorre usare il software ComUnica dove devono essere inseriti gli adempimenti relativi alla Camera di Commercio e quindi a tutto ciò che implica l’agenzia delle entrate Inps e Inail.
Nel momento in cui le partite Iva vengono iscritte al registro delle imprese bisogna acquistare la marca da bollo da 16 € e presentare la documentazione la Cinzia delle entrate entro 30 giorni dalla cessata attività. Termine molto importante perché se non si rispetta si va incontro a delle sanzioni. Difatti la partita Iva chiusa entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività non incombe in sanzioni pecuniarie a differenza se avviene in ritardo. La partita Iva viene chiusa ad ufficio dall’Agenzia delle Entrate che effettua dei controlli valutando se le partite Iva siano o meno movimentate dà tre anni e per le quali ho le sarà presentata nessuna istanza di chiusura, se ciò accade la sanzione di 516 € che se saldati entro 30 giorni viene ridotta 172 €.
leggi anche:Auto elettrica, arriva il braccio di ferro sulla date line del 2035
Per quanto riguarda invece le società la chiusura può essere effettuata soltanto dopo aver chiuso i rapporti con dipendenti, clienti, fornitori e tutte le parti che sono coinvolte nel rapporto societario. Può succedere che dopo la chiusura della partita Iva se ne voglia aprire un’altra in questo caso la procedura inversa a quella inerente la chiusura della stessa infatti per riaprirla, e parliamo di una partita Iva iscritta registro delle imprese, occorre usare il ConUnica per annullare la comunicazione di chiusura e attivarne un’altra presso la Camera di Commercio presso l’Inps e Inail.
leggi anche:Apple: arriva la nuova app, la vogliono tutti è scaricabile dal 28 marzo
leggi anche:Michelle Hunziker, arriva il grande amore che fa esplodere il cuore della showgirl
Per quelli che invece non sono iscritta registro delle imprese basterà compilare il modello AA9/11 annullando la richiesta di fattura e indicando la data in cui è stata fatta. Quando l’agenzia delle entrate comunicherà la apertura della nuova partita Iva sarà necessario poi inoltrare la comunicazione presso gli uffici Inps e Inail.
Quante volte ti sei ritrovata con l'herpes sulle labbra e oltre ad essere brutto esteticamente,…
Hai recuperato alcuni abiti estivi bianchi e li hai trovati ingialliti? Non buttarli via, puoi…
Lo sapevi che è possibile mangiare il cioccolato senza ingrassare? L'importante è sapere quanti grammi…
Sai che su WhatsApp c'è una funzione che non devi mai provare? Se fai questo…
Fare il 730 è importante, ma bisogna sapere come farlo in modo corretto, ecco quindi…
Mai sentito parlare del Cibo funzionale? Ecco di cosa si tratta con un elenco specifico…