Numeri aumentati drasticamente per divorzi e separazioni, i motivi sono tanti e il processo è persino più veloce, max 90 giorni e anche i figli saranno ascoltati.
Negli ultimi anni, divorzi e separazioni sembrano aver assunto una dimensione molto più importante: è divenuto un evento socialmente accettato e sempre più persone decidono di separarsi dal proprio partner. Il numero di matrimoni che finiscono con una separazione è in costante aumento: secondo le stime, in Europa una famiglia su tre finirà prima o poi ricorrendo a quest’opzione.
Le motivazioni che portano le persone a decidere di separarsi sono molteplici. Una coppia può decidere di divorziare a causa di problemi di comunicazione, di incompatibilità, di sfiducia o di incomprensione. Molte persone hanno anche gettato la spugna dopo anni di tentativi di risolvere i conflitti, rendendo così inevitabile la separazione. Altre cause comuni possono essere l’infedeltà, i problemi finanziari, la bassa stima di sé o lo stress della vita moderna.
Inoltre, l’aumento della consapevolezza del ruolo della donna, l’emergere dei diritti LGBT e l’affermazione di nuove soluzioni di coppia, anche come coppie matrimoniali, hanno aumentato le volontà di separarsi all’interno di una coppia. Nonostante la tendenza, vi è anche la consapevolezza che una separazione non è una soluzione rapida o indolore. I costi economici e psicologici possono essere molto elevati per entrambe le parti. Nonostante la consapevolezza di questo fatto, molti decidono comunque di perseguire la soluzione di divorziarsi, sentendo che sia l’unico modo per andare avanti con una posta in gioco più positiva e sana.
A partire dal primo marzo 2023, entreranno in vigore le disposizioni che disciplineranno la separazione e il divorzio, definite con la recente riforma voluta dall’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia. La ragione alla base di questa riforma è quella di rendere il processo più semplice e veloce, in modo da non intaccare le vite dei separati e dei divorziati più di quanto non debba essere. Uno dei punti chiave di questa riforma è la possibilità di richiedere la separazione in un unico atto. In questo modo, la separazione e il divorzio giudiziale possono essere affrontati in modo più semplice, riducendo i tempi e la documentazione necessaria.
Da parte sua, la legge richiede che al momento della presentazione della richiesta, la convivenza della coppia sia già interrotta. Per questo motivo, la non convivenza deve essere ininterrotta per un certo periodo di tempo prima che si possa presentare la domanda. Inoltre, la legge prevede che l’udienza per la separazione o il divorzio giudiziale si debba tenere entro 90 giorni dalla data della presentazione della richiesta.
Secondo le nuove direttive, prima che venga concesso il divorzio, tutti i figli devono essere ascoltati dal giudice, al fine di garantire che abbiano una voce nella decisione finale. In definitiva, attraverso la riforma della legge sulla separazione e il divorzio, l’Italia sta compiendo un grande passo in avanti nella protezione del benessere emotivo di chi è coinvolto in queste situazioni.
Si tratta di una misura a lungo termine che va nella giusta direzione, assicurando ai separati e divorziati che possano fare affidamento su un sistema legale più equo e trasparente. Le ragioni che portano a un divorzio o una separazione variano da coppia a coppia. In tutti i casi, possono determinare un cambiamento significativo per entrambi i partner che in molti possono sperimentare come una situazione traumatica, ma che altri possono vivere come un nuovo inizio in una vita più sana e positiva.
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