Dove fare la spesa in Italia per risparmiare di più e chi risparmia dipiù, uomini o donne e su che cosa. Scopriamola dalle ricerche effettuate.
Dove fare la spesa in Italia per risparmiare di più a margine di quelle che sono le attuali esigenze della popolazione italiana di fronte agli aumenti esponenziali dei beni di prima necessità, dei rincari per quanto riguarda i carburanti e i gas. La popolazione italiana si sta trovando a dover affrontare un periodo di fortissima crisi rispetto agli aumenti vertiginosi delle utenze e della benzina, nonché le proporzioni anche per i beni di prima necessità.
Procedere in questo modo, dove già adeguamento degli stipendi non avvengono, porta la popolazione ad impoverirsi e per questo a cercare continuamente luoghi dove è possibile risparmiare. A tal proposito è stata posta in essere una ricerca sul come gli italiani risparmiano e l’indagine è stata condotta da Facile.it che ha commissionato la ricerca a istituti mUp Research e Norstat.
Dove fare la spesa in Italia per risparmiare di più
Dalla ricerca è venuto fuori che gli italiani hanno vissuto delle abitudini al risparmio come ad esempio l’utilizzo della lavatrice solo a pieno carico al 75% e chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti. Delle vere e proprie manie per alcuni come per esempio chi utilizza gli imballaggi di plastica e cartone come contenitori domestici, o chi usa i fondi del caffè per concimare i fiori oppure stabilire la temperatura di casa sotto i limiti di legge previsti.
Secondo le indagini gli uomini metterebbero a folle l’auto in discesa per risparmiare sul carburante mentre le donne tenderebbero a tagliare il tubetto del dentifricio in due per prendere tutto il dentifricio possibile e non sprecarne nemmeno un po’. Abitudine femminile aprire in due i dischi struccanti per usarli due volte. Al Supermercato un italiano su due compra in offerta e cambia supermercato in cerca di queste prediligendo i discount ed acquistando alimenti prossimi alla scadenza che costano di meno.
Numeri raddoppiati rispetto al 2018 ma così facendo pare che il risparmio sia stato 300 euro a famiglia circa. Anche per la Pay tv gli abbonati sono in ribasso, sempre più italiani scelgono di non abbonarsi. Fermo restando che il mercato offre delle sclete e pertanto è oitmale confrontare i prezzi di spese domestiche obligatorie prma di scegleir ei rpodottc he cis erve. Il mercato libero permette di farlo così come per i gestori telefonici. Le donne restano i soggetti i famiglia che sono più attenti al risparmio, mentre gli uomini 2 su 3 hanno ammesso di non fare attenzione.