INPS, i pensionati all’estero rischiano di perdere la pensione. L’ente li sta cercando: ecco cosa sta succedendo
I bilanci statali non sono certo nelle migliori condizioni, dopo anni di crisi economia. A farne le spese, come spesso accade, sono i pensionati. Non solo perché quando le condizioni dei bilanci statali non sono floride andare in pensione diventa sempre più difficile, ma anche perché si attuano sempre maggiori controlli.
E’ quello che sta accadendo per quanto riguarda i pensionati all’estero. Se percepite una pensione dallo stato italiano e vivete all’estero sarete presto soggetti a controllo. Ecco cosa sta succedendo.
Pensionati all’estero, al via nuovi controlli
L’INPS ha infatti predisposto nuovi controlli sui pensionati all’estero. Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS, è stato chiamato a verificare se tutti coloro che percepiscono redditi pensionistici dallo stato italiano che si trovano all’estero sono ancora vivi.
Se non verrà rilevata una corrispondenza, allora si rischia che la pensione venga bloccata. E’ stata dunque predisposta una procedura per tutti i pensionati all’estero per “confermare” la propria pensione e non rischiare di perdere tutto.
Pensioni all’estero, ecco cosa fare per confermarla
Per mettere al sicuro la propria pensione bisognerà fornire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita. Per evitare la sospensione la sospensione dei pagamenti da settembre 2023 e marzo 2024, bisognerà ritirare la pensione entro rispettivamente il 19 agosto 2023 o 19 febbraio 2024.
Non si potrà però venire localizzati su Western Union se il pensionato è residente in Italia; se tale agenzia non è presente nel paese in cui si è residenti o se l’importo della pensione è superiore a 6.300 euro.
Non è tenuto invece a portare il modulo chi avrà già riscosso almeno una rata in contanti allo sportello Western Union entro il termine di restituzione dell’attestazione, chi è titolare di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche, svizzere, polacche e francesi (Cnav); pensionati residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con l’Sfpd; beneficiari i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di riaccrediti consecutivi di rate di pensione.
Se siete pensionati all’estero dunque dovete affrettarvi e certificare immediatamente il vostro essere ancora in vita, in modo da non rischiare di perdere la pensione che percepite dallo stato italiano. Tutte le informazioni del caso potete comunque trovarle negli appositi siti e canali nel governo, dove trovate tutte le spiegazioni nel dettaglio