La Regina Elisabetta era nota per la sua fermezza e rigore nel rispetto delle regole. A tal proposito, non tutti sanno che non voleva che si usasse Buckingham Palace. Approfondiamo insieme la questione.
La compianta Regina Elisabetta II pretendeva standard davvero elevatissimi dagli addetti ai lavori. Tant’è che, così come rivelano coloro che hanno lavorato al fianco della stessa, le procedure da seguire erano davvero rigorosissime.
A tal proposito, può essere interessante sapere quanto rivela Barbara Allred, addetta alle pulizie all’interno di Buckingham Palace. I metodi della regina, infatti, erano davvero anticonvenzionali e rigorosi. In particolare, non ammetteva per nessuna ragione l’utilizzo di un oggetto in particolare. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.
Come già detto sopra, l’ex addetta alle pulizie, che ha prestato servizio nelle dimore della Regina per tantissimi anni, ha fatto sapere alcune curiosità in merito ai metodi utilizzati per mantenere in ordine e perfettamente pulito Buckingham Palace. In particolare, ha rivelato che la sovrana preferiva che a palazzo non si usasse un oggetto, ossia l’aspirapolvere, per via del rumore eccessivo. Gli addetti alle pulizie, infatti, erano chiamati ad eseguire piuttosto una spazzata quotidiana delle superfici così come dei tappeti, proprio per evitare di disturbarla durante il suo lavoro.
Oltre a ciò, la sovrana odiava vedere ragnatele sui soffitti. A tal proposito, Barbara Allred ha spiegato che si serviva di una strategia impeccabile. Questa prevedeva l’utilizzo di una spazzola e di partire dagli angoli posti sul lato sinistro delle camere. Per quanto concerne i mobili, poi, la pulizia degli stessi avveniva servendosi di un panno umido e di una spazzola realizzata con setole naturali, realizzate in particolare con pelo di maiale. Non solo, gli addetti ai lavori potevano arrivare anche a trascorrere più di venti minuti a rassettare il letto di Elisabetta II per via delle lenzuola e delle federe che dovevano essere poste nella medesima direzione, se presentavano strisce ad esempio.
Un divieto categorico nella pulizia dei bagni era fatto all’uso della candeggina. Questa infatti, per via dell’elevata azione corrosiva, può andare a rovinare la porcellana e gli antichissimi arredi reali. L’Allred, infine, anche anche rivelato che la detersione dei rubinetti a palazzo reale solitamente avviene con una soluzione di sale e aceto distillata. Essa viene distribuita utilizzando uno spazzolino o un batuffolo d’ovatta.
Alla luce di quanto appena detto, dunque, è abbastanza evidente che lavorare all’interno delle dimore reale è tutt’altro che semplice. Il motivo risiede nel fatto che lo standard da mantenere è estremamente elevato.
Senza dubbio la regina è passata alla storia per la sua rigidità che, come abbiamo visto, riguardava anche il modo in cui venivano attuate le pulizie all’interno del palazzo.
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