I dati dimostrano un aumento generale dei prezzi in tutta Italia, ma sono 10 le città più invivibili dove tutto costa di più, ecco quali sono, non lo diresti mai.
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha reso noti oggi i dati dell’inflazione di febbraio dei capoluoghi di regione e dei comuni con più di 150 mila abitanti. I dati dimostrano un aumento generale dei prezzi, con un tasso di inflazione annuo dello 0,9%. L’aumento dei prezzi è dovuto principalmente all’incremento dei prezzi dei beni alimentari, in particolare frutta, verdura e latticini, e all’aumento dei prezzi dei carburanti. Il settore alimentare è stato responsabile della maggior parte dell’aumento del costo della vita, con un tasso di inflazione dell’1,2%. I prezzi dei carburanti sono aumentati per la prima volta dal luglio 2017, portando l’indice dell’inflazione ad un aumento dello 0,6%, che è stato distribuito in tutte le regioni.
L’aumento dei prezzi è un fenomeno generalizzato in tutta Europa, con i paesi più in crisi come l’Italia che stanno affrontando un aumento più consistente del costo della vita. La crescente instabilità nell’economia europea ha avuto un impatto diretto sull’inflazione, rendendo sempre più difficile per le famiglie italiane far fronte alle spese quotidiane. In alcune città però il tasso di inflazione è più alto rispetto alla media nazionale, il che significa che tutto costa di più.
Sono 10 delle città più invivibili, ecco la classifica che non ti aspetti
L’aumento costante del costo della vita è una realtà che ci troviamo sempre a confrontarci nella nostra vita di tutti i giorni, e chenon fa mai piacere. Secondo un’analisi realizzata da Confesercenti sulla base dei dati dell’Istat sui rincari dei beni e dei servizi nei primi 5 mesi dell’anno, nessuna città in Italia è riuscita a rimanere immune dal trend di aumento.
In cima alla classifica delle città italiane con la più alta inflazione e quindi la più alta spesa per le famiglie, c’è:
- Bolzano con un aumento dei prezzi del 9,3%. Una famiglia media dovrà sostenere una spesa supplementare pari a 3261 euro e ben 2472 euro per una famiglia media.
- Al secondo posto Milano, con +9,9%, spendendo 3213 euro annui per una famiglia di 3 componenti, come già anticipato sopra.
- Ravenna, invece, è quella con la quarta maggiore inflazione (+10,3%), dovendo sostenere una spesa supplementare di 3137 euro annui per un nucleo familiare di 3 persone, con una media di 2489 euro.
- Genova, invece, risulta la città con l’inflazione più elevata d’Italia, +11%, cosa che si riflette in una stangata pari a 3095 euro per un nucleo familiare di 3 persone, media di 2398 euro.
- Si segnalano anche Trento (+9,3%, +3085 euro)
- Modena (+9,6%, +2924 euro)
- Bologna (+9,2%, +2873 euro)
- Perugia (+10,1%, +2827 euro)
- Brescia (+8,9%, pari a 2819 euro)
- Catania, con +10,9%, +2727 euro.
Per quanto concerne la città più virtuosa invece, troviamo Potenza con un’inflazione del 6,5%, e una spesa aggiuntiva per una famiglia di 2,3 componenti pari a 1284 euro, che diventa 1398 per quelle di 3 persone.
I rincari e l’aumento del costo della vita pongono costantemente le città italiane a confronto e, quindi, bisogna far fronte a tale realtà per mettere in atto strategie adeguate e risposte concrete che possano limitare il fenomeno. Risparmiare, limitare le spese inutili e rentare il più possibile molteplici prodotti rappresentano alcuni modi per affrontare la questione. Inoltre, un ulteriore sforzo può essere quello di acquistare prodotti certificati e offerti a prezzi più contenuti ed accessibili, sia a livello generale, sia per quello rivolto ai nuclei familiari più giovani ed a minor reddito.
