Lo stretto di Carlo contro Meghan: questa volta è sovrano non perdona

Il principe Carlo ancora contro il figlio Harry e la moglie Meghan. Cosa sta succedendo nelle ultime ore.

Il principe Harry e Meghan Markle continuano a far parlare di loro. I duchi di Sussex nelle ultime settimane sono stati parecchio sotto l’occhio del ciclone. Prima la presenza del principe Harry durante l’incoronazione del padre, re Carlo III, con il principe che è stato trattato in modo piuttosto freddo dal resto della famiglia, poi l’inseguimento newyorkese che avrebbe visto i reali assaliti dai paparazzi, da molti messo in dubbio e visto come un “pr stunt”.

Insomma, gli ex reali sono davvero chiacchieratissimi. E un altro aspetto in merito a queste questioni non mancherà certo di essere spiegato.

Harry e Meghan e la rotta con il palazzo

Non è certo un segreto che da oltre due anni i rapporti tra Harry e Meghan e il resto della famiglia reale, in particolar modo con re Carlo III e con il fratello di Harry, il principe William, sono piuttosto tesi. I duchi di Sussex sconvolsero tutti quando annunciarono la decisione di lasciare Londra e rinunciare ai privilegi reali per trasferirsi negli Stati Uniti.

Da allora i duchi non sono mai tornati sui propri passi, anche per via della intransigenza dell’allora sovrana Elisabetta II, che aveva messo bene in chiaro cosa significasse non far parte a tutti gli effetti della famiglia reale, ovvero rinunciare ai privilegi che derivano dalla corona.

Harry e Meghan, a Londra senza scorta

Tra questi privilegi c’è sicuramente l’avere a disposizione la scorta a difesa di tutta la famiglia durante le visite a Londra. Se i reali sono sempre super protetti, Harry e la sua famiglia devono provvedere autonomamente alla loro sicurezza quando rientrano a Londra. Il principe per le sue visite vorrebbe affidarsi alla polizia di stato, che però non può prendere la tutela di nessuno sotto pagamento.

A loro discrezione però la polizia si è dichiarata disponibile a proteggere i Sussex, che senza pagamento potrebbero dunque avere comunque protezione dai paparazzi e eventuali pericoli una volta rientrati in patria.

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