Patente, rischi di perderla per sempre. Adesso non puoi più farlo. Ecco come cambia il codice della strada
Sin dall’insediamento del governo presieduto da Giorgia Meloni, il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini ha spiegato senza troppi giri di parole la posizione sua e del legislativo sul tema del codice della strada. Secondo il leader della Lega, la normativa necessita di una grande riforma. Salvini ha manifestato più volte l’esigenza, secondo la maggioranza, di modificare alcuni passaggi del Codice della Strada, inasprendo alcune sanzioni.
Entro la primavera, il governo punta a mettere mano alle leggi della strada, con regole più rigide di circolazione con i propri veicoli. Inevitabilmente, questo creerà alcune polemiche tra gli automobilisti. Al centro delle modifiche ci sono anche le regole per quanto riguarda alla patente.
Insomma, a breve sono attese novità, con il ministro Salvini che punta ad accelerare i tempi della riforma. Dalle prime informazioni, il governo punterebbe a cambiare il sistema a punti della patente su cui ora è basato il codice della strada.
Vorrebbero cambiare le sanzioni, al punto da arrivare anche ad una sorta di “ergastolo della patente”. Questo per via del numero di incidenti stradali che continua ad essere comunque elevato, soprattutto durante festività, vacanze, feste e serate. Il rischio aumenta certamente d’inverno, quando ghiaccio, nebbia, gelo e acqua rendono pericolose le condizioni della strada. Proprio per questo si punta a regole ancora più rigide.
Già ore il Codice della strada non è comunque leggero nei confronti dei detrattori. E’ prevista infatti la sospensione o la revoca della patente in caso di violazioni gravi. L’idea però è quella di inasprire ulteriormente le sanzioni.
Si parte, proprio, dal mettere il discussione il sistema di punti fino ad ora in vigore. Meglio puntare su un meccanismo che invece premi chi rispetta le regole, e punisca chi invece non le segue. Chi ha più di 20 punti accumulati, insomma, deve essere avvantaggiato, mentre chi ne ha meno di 10 penalizzato.
Il ministro Salvini poi ha annunciato regole più stringenti per il ritiro della patente. Chi compirà gravi violazioni del Codice o che commette reati collegati al Codice, rischierà il ritiro definitivo della patente e quindi la revoca della licenza di guida per il resto della sua vita. Una norma molto più stringente di quella attuale. Attualmente in caso di omicidio stradale la patente viene sospesa per un periodo massimo di 4 anni.
Viene revocata solo in caso di sentenza definitiva. Nelle idee del governo il periodo di sospensione andrebbe aumentato a 10 anni, mentre la patente dovrebbe essere revocata solo dopo la sentenza definitiva. Per chi è condannato o colpevole di una grave violazione il ritiro della licenza di guida è senza appello o possibilità di essere ripresa.
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