In merito ai permessi 104 e ai congedi ci sono delle novità: ecco quali sono stando alla circolare emanata dall’Inps.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha diffuso una circolare in cui sono contenuti tutti i chiarimenti in merito ai permessi previsti dalla Legge 104 come anche ai congedi. Si tratta di informazioni che è bene conoscere dal momento che riguardano le nuove regole in vigore in merito due forme di assistenza particolarmente importanti.
In questo articolo andremo ad approfondire la questione soffermandoci su quelli che sono le novità rese note dall’Istituto italiano. Senza ombra di dubbio, si tratta di informazioni di cui è bene essere a conoscenza. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Permessi 104 e congedi, cosa c’è da sapere
In virtù dell’attuazione di una direttiva europea, l’Inps ha emanato una circolare in cui sono contenute diverse novità. Queste riguardano in particolare i permessi della Legge 104 ed al congedo parentale.
A proposito dei primi, può essere utile sapere che essi potranno essere chiesti anche da più persone, lavoratori dipendenti che assistono familiari disabili. Va detto, comunque che bisogna fare riferimento al limite di tre giorni al mese. Con riguardo al congedo parentale, si è deciso per il prolungamento dello stesso. Nonostante ciò, non si andrà incontro ad una riduzione delle ferie e non influirà sulla tredicesima e neppure sui riposi. Ad essere interessati da una riduzione invece saranno i cosiddetti emolumenti accessori. In ogni caso, bisognerà fare riferimento a quanto riportato dal contratto di lavoro.
Tornando alla possibilità di richiedere i permessi della Legge 104 in capo a più persone, è importante sottolineare che prima ciò non era previsto. Si poteva autorizza ad un solo lavoratore dipendente impegnato nell’assistenza ad una persona in stato di disabilità grave. Oggi, invece, questo diritto è riconosciuto a più soggetti che ne fanno richiesta e può essere goduto in maniera alternativa. A tal proposito, l’Inps ha spiegato che in fase di domanda bisognerà allegare la dichiarazione con la quale la persona disabile esprime la volontà di farsi assistere dal soggetto richiedente.
Ovviamente, resta invariata la possibilità da parte della persona disabile stessa di poter godere di tre giorni al mese di permesso. Questo non esclude anche la possibilità in capo a coloro che prestano assistenza di fruire dei predetti permessi.
Altre precisazioni
E’ importante precisare che l’Inps ha voluto chiarire che la fruizione dei permessi della Legge 104 così come il prolungamento del congedo parentale non è da intendersi cumulativa.
Infine, riguardo al congedo straordinario, per la sua fruizione la circolare specifica che i conviventi sono considerati come soggetti che godono di priorità. Esso inoltre può essere frazionato o anche continuo e può avere una durata inferiore ai 2 anni. Per poter godere del beneficio è necessario che sussistano gravi e documentati motivi familiari.