Pronto soccorso a pagamento, meglio andare dal privato oppure fare la procedura per accedere all’esenzione?
Perchè il prono soccorso deve essere a pagamento? Per quale motivo un luogo come dice stesso il termine di primo intervento deve essere a pagamento in una struttura pubblica come sono gli ospedali? ll pronto soccorso è da seme un luogo dove chi vi accede è perchè versa n una qualsiasi condizione più o meno complessa e necessita di personale sanitario nell’immediato. Spesso e volentieri, l’accesso al pronto soccorso da parte di persone che invece credono di recarsi dal medico di base, aumenta notevolmente e questo va a discapito dei pazienti che invece i recano nei reparti di primo intervento degli ospedali per patologie serie alle quali va data giusta attenzione e talvolta priorità.
Questo accade soprattutto nelle giornate di esta oppure quando gli ambulatori medici sono chiusi, momenti in cui i cittadini che accusano piccoli malesseri, come ad esempio un mal di pancia, si recano al pronto soccorso intasandolo e correndo anche il rischio di dover pagare il ticket sanitario perché non c’era nessuna urgenza. Ma come funziona il sistema di pronto soccorso? Sappiamo che oramai da tanti anni è stata introdotto il sistema d’oltreoceano, ovvero il triage un sistema che dovrebbe snellire l’affluenza andando a fare un inserimento preventivo dei dati e dei sintomi e una valutazione dei parametri vitali. Il sistema del pronto soccorso prevede l’assegnazione di priorità ai pazienti, con il grado di urgenza che dipende dallo stato di salute manifestato dal paziente.
Pronto soccorso a pagamento
Da questo aspetto dipende anche la scelta di far pagare o meno il ticket ai pazienti. Che sia pervenuto tramite trasporto in ambulanza, oppure da solo recandosi all’accettazione, il paziente deve essere in situazioni gravi o di stretta necessità. Ovviamente a stabilire il grado d’urgenza è il personale sanitario, che tiene conto principalmente di 3 specifici fattori e cioè le condizioni cliniche del paziente; il rischio evolutivo e peggiorativo delle condizioni; il personale e le risorse a disposizione in quel momento nel pronto soccorso (ogni colore ha la sua gravità, riportiamo i 5 livelli dal più grave al meno grave: rosso, arancione, azzurro, verde e bianco).
Secondo ciò che è previsto dal Sistema sanitario nazionale, la prestazione al pronto soccorso è sempre gratuita, ma se il paziente rientra nel codice bianco, ovvero il 5, paga il ticket. Come? Se è già stato accolto in codice bianco e tale codice non è cambiata nel momento in cui viene dimesso; quando il paziente è stato accolto con un altro codice, solitamente quello verde, ma le successive visite hanno riscontrato la mancanza di reali urgenze, con le dimissioni che avvengono in codice bianco. Il costo richiesto, in questi casi, è di 25 euro, anche se in qualche Regione può variare. In Liguria, ad esempio, può arrivare fino a 61,15 euro se vengono eseguite delle prestazioni, nella Provincia di Trento, invece le spese arrivano fino a 75 euro con prestazioni e si pagano fino ad un massimo 50 euro per le prestazioni in codice verde. A Bolzano, 50 euro per casi non urgenti, con l’aggiunta di una tariffa per ogni prestazione specialistica fino ad una massimo di 100 euro e di 15 euro per casi giustificati senza ricovero.
In Veneto oltre al ticket standard esiste quello per la visita specialistica in caso di prestazioni, mentre in Emilia Romagna e Puglia, al ticket ordinario si aggiunge quello quello aggiuntivo per le prestazioni che può arrivare fino a 36,15 euro. In Toscana l’importo massimo richiesto è di 50 euro, con l’aggiunta di 10 euro per la digitalizzazione. In Calabria il ticket può arrivare fino a 45 euro con prestazioni specialistiche, mentre in Sardegna al ticket ordinario vanno aggiunto 15 euro per i codici verdi senza ricovero. Sono esentati dal pagamento del ticket ospedaliero: i cittadini di età inferiore a 14 anni o superiore a 65 anni; tutte le categorie esenti per le prestazioni ambulatoriali; chi viene visitato a seguito di infortunio sul lavoro assicurato dall’Inail; chi riceve la prestazione su richiesta degli organi di pubblica sicurezza o di Polizia giudiziaria.