Quota 103, l’INPS dà il via libera alla pensione anticipata flessibile. Chi può inviare la domanda e come fare
Tra i temi che scaldano particolarmente l’opinione pubblica del nostro pase c’è certamente quello legato alle pensioni. Ormai da anni va avanti il dibattito sulla possibile riforma della legge Fornero, che al momento è la normativa di riferimento per quanto riguarda il sistema previdenziale.
Cresce però la preoccupazione tra i cittadini sul futuro. Pensioni sempre più basse, ad età sempre più alte. I lavoratori si allarmano pensando alla sicurezza di avere una stabilità economica nella loro vecchiaia. Mettere insieme tutti gli interessi e riuscire a trovare un sistema che possa conciliare le esigenze dei lavoratori di avere un futuro assicurato dopo la pensione e allo stesso tempo di riuscire a godersi la vecchiaia senza dovere lavorare con le esigenze statali, che parlano di bilanci tutt’altro che rosei e di risorse troppo limitate per potere garantire a tutti di andare in pensione anticipatamente o a cifre più alte. Si lavora ad un compromesso, ma la soluzione sembra ancora lontana.
Intanto, però, ci sono delle normative che permettono ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione anticipatamente, come per esempio Quota 103.
Quota 103, i dettagli sulla pensione anticipata flessibile
Quota 103 permette di andare in pensione anticipatamente, al raggiungimento della soglia di 62 anni di età e 41 di contributi (a fronte dei 67 a 20 anni di contributi previsti dalla legge Fornero). Si tratta quindi di una normativa che permetterà a molti cittadini di andare in pensione ben 5 anni prima rispetto alla legge.
La pensione anticipata flessibile può essere richiesta da tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, dai lavoratori autonomi e parasubordinati, a patto che abbiano raggiunto le soglie elencate pocanzi entro il 31 dicembre 2022 o che li matureranno entro il 31 Dicembre 2023.
La Quota 103 segue la linea della precedente Quota 100, conclusa il 31 Dicembre 2021. A differenza di quest’ultima però la rendita nella quota 103 non potrà superare cinque volte il trattamento minimo Inps (di 567,94€ al mese per il 2023), ovvero 2.839,70€. La Quota 103 sarà usufruibile fino al raggiungimento dei requisiti previsti dalla legge Fornero.
Quota 103, come inviare la domanda
L’INPS ha già annunciato che possono essere aperte le domande di «Quota 103». Nella nota n. 754/2023 l’Istituto di previdenza ha annunciato di avere predisposto sull’apposito portale istituzionale una nuova sezione per l’invio delle domande. Le domande andranno presentate tramite il portale grazie all’utilizzo delle credenziali Spid, CNS o CIE oppure tramite patronato.
Per quanto riguarda l’erogazione della prima rata, se i requisiti sono stati già integrati al 31 dicembre 2022 la finestra mobile si apre il 1° aprile 2023 per il settore privato e il 1° agosto 2023 per il settore pubblico. Nel settore scolastico decorre invece il 1° settembre 2023 (sia se i requisiti sono già maturati al 31 dicembre 2022 sia se vengono maturati entro il 31 dicembre 2023).