Il governo potrebbe decidere di dire addio allo SPID, il sistema di riconoscimento dell’identità digitale. Ecco cosa sta succedendo
Tutto ormai passa da internet e dal web. Non solo le nostre relazioni personali, il lavoro o l’intrattenimento, ma anche le delicate questioni burocratiche. Per snellire i processi le pubbliche amministrazioni hanno ormai spostato gran parte dell’attività in via telematica. In un mondo vaso, intricato e a tratti pericoloso come quello del web però non è certo semplice tutelare la riservatezza e l’identità dei cittadini.
Per ovviare a questo problema è nato lo SPID, una vera e propria carta d’identità digitale che permette di accedere a tutte le documentazioni che riguardano la persona senza che vi sia il rischio di un furto d’identità o di violare la privacy della persona. Lo SPID, tramite riconoscimento da effettuare in uno dei tanti fornitori del servizio, certifica l’identità della persona e gli dà dunque libero accesso alle informazioni che lo riguardano.
Oggi, grossa parte dei cittadini utilizza questo strumento per accedere ai portali delle pubbliche amministrazioni, ma presto potrebbe non essere più così.
Addio Spid, la CIE pronta a sostituirlo?
Lo Spid infatti sarebbe da molti ritenuto troppo complicato, soprattutto perché associato anche ad altri sistemi di riconoscimento dell’identità digitale, come per esempio la carta d’identità elettronica. Proprio nella CIE il nuovo governo vorrebbe fare convergere tutti i sistemi di riconoscimento attualmente esistenti, eliminando così lo SPID e rendendolo l’unico strumento ad accedere ai portali della pubblica amministrazione.
Al momento si tratta solo di un’ipotesi al vaglio del governo, che come detto vorrebbe semplificare le procedure per i cittadini. Attualmente infatti sono validi come sistemi di riconoscimenti digitale bel tre strumenti, lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la CIE (Carta di Identità Elettronica) e la CNS (tessera sanitaria).
Addio SPID? Nei prossimi mesi potrebbe cambiare tutto
Al momento quindi, anche per accedere allo stesso portale, è possibile utilizzare diversi metodi. L’idea di eliminare lo Spid e farlo convergere nella CIE è volta a semplificare questi passaggi. L’obiettivo è quello di dare ai cittadini solamente una credenziale ufficiale di accesso, gestita dallo Stato.
La proposta non è del tutto nuova, perché alcuni precedenti governi avevano già ipotizzato una convergenza tra strumenti di accesso di questo tipo. Tuttavia è ad oggi rimasta solamente una proposta.
La Carta di Identità Elettronica è un documento di riconoscimento in formato tessera, che ha sostituito la carta d’identità cartacea. E’ sicura, ed è uno strumento elettronico con validità nazionale e internazionale. Si tratterebbe dunque di “abbandonare” lo SPID per passare a quest’ultimo sistema di riconoscimento. La notizia però non è stata accolta positivamente dai cittadini, ormai abituati allo SPID, e una riorganizzazione appare purtroppo complicata per i cittadini. Molti infatti sono sprovvisti di CIE. Ad oggi sono invece 33 milioni gli italiani che sono invece pronti ad avere lo Spid. Lo stato comunque sembra intenzionato a provare a farne a meno, anche per i costi della cosa. Già nei prossimi mesi potrebbero esserci novità a riguardo.