E’ un disturbo comune a molte persone che ci convivono quotidianamente. La stitichezza, se non dipende da altri fattori più gravi, può essere comunque curata affrontando le cause che spesso la determinano
Colpisce circa 13 milioni di italiani (in maggioranza donne), non è una malattia ma un sintomo piuttosto comune e diffuso che può insorgere a causa di vari fattori che vanno dalle abitudini di vita errate, a una dieta non bilanciata fino ad alterazioni della funzionalità di organi come intestino e colon.
Stiamo parlando della Stitichezza. In estrema sintesi, essa consiste in una difficoltà nell’espulsione delle feci che può avvenire con una frequenza inferiore a quella richiesta per il benessere del nostro organismo.
Non esiste una definizione scientifica di Stitichezza. Tuttavia, la pratica medica ha individuato varie condizioni che preludono all’insorgenza del sintomo ovvero un ridotto numero di evacuazioni (inferiori a due a settimana), difficoltà e sforzi eccessivi nell’atto della defecazione, produzione di feci dure e caprine complicate da espellere, sensazioni di gonfiore intestinale/addominale e la necessità di ricorrere a un aiuto manuale per agevolare la defecazione.
Stitichezza, le cause possono essere molte
Se i sintomi della stitichezza sono di varia tipologia, altrettanto può dirsi delle cause che la determinano. Tra i fattori di rischio vi è innanzitutto un’alterazione della dieta con un’alimentazione basata prevalentemente su cibi ricchi di grassi, sale e zucchero, i quali richiedono più tempo per essere digeriti e possono inoltre favorire la formazione di feci dure e secche.
La sedentarietà, oltre a causare possibili potenziali disturbi metabolici e cardiovascolari, può contribuire pure a una ridotta mobilità del colon con la conseguente riduzione del movimento delle feci. Sedentarietà che può scaturire da uno stile di vita errato dovuto a abitudine errate oppure da un cambiamento della quotidianità dovuto ad esempio a quando si è in vacanza o fuori casa con una tendenza ad essere meno attivi fisicamente.
Un fattore da considerare, spesso ignorato, è l’alterazione del ciclo del sonno che può influire sulla funzionalità intestinale e causare l’insorgere del sintomo, condizione altrettanto possibile per le donne in stato di gravidanza con i cambiamenti ormonali che influiscono sulla mobilità dei muscoli del tratto gastrointestinale.
Sintomi della stitichezza che, combinati tra loro, possono sfociare anche in una patologia altrettanto diffusa e per la quale non esiste un rimedio univoco e definitivo ovvero la sindrome del colon irritabile che consiste in un’infiammazione acuta o cronica del colon stesso con conseguenti dolori addominali, difficoltà nell’evacauzione delle feci, gonfiore, diarrea, flatulenza, perdita di peso e affaticamento.
I rimedi alla stitichezza
Sebbene non esista un rimedio farmacologico standard per la stitichezza, questo disturbo può essere affrontato e contenuto con opportuni rimedi e soluzioni che possiamo adottare nella nostra quotidianità. Di seguito ve ne elenchiamo alcuni
- Attuare una dieta equilibrata: prediligere alimenti ricchi di fibre e limitare quelli grassi, salati e con zuccheri. Le fibre, se assunte nella giusta quantità, stimolano il movimento delle feci nell’intestino e facilitano la loro espulsione
- Bere molta acqua: idratarsi costantemente può rappresentare un rimedio anche contro la stitichezza in quanto l’acqua aiuta ad ammorbidire le feci e ne agevola la mobilità
- Praticare attività fisica: senza forzare eccessivamente, anche un’attività motoria blanda ma costante può aiutare a regolare la funzionalità intestinale
- Regolarità del Sonno: mantenere un sonno regolare è una condizione necessaria per il nostro benessere generale ma anche per la regolarità intestinale che non viene stressata o sottoposta a pesanti cambiamenti nella routine quotidiana
Per agevolare una corretta evacauzione si può ricorrere anche a integratori di fibre e prodotti farmacologici o naturali, acquistabili in farmacia o erboristeria senza la necessità di una prescrizione medica.