Tik Tok, nuova bufera sui social network proveniente dalla Cina: dipendenti costretti a disinstallarlo
I social network la fanno ormai da padrone nella nostra vita. Dal lavoro agli affetti, dalle relazioni private alla quotidianità: tutto passa attraverso questa infinita ragnatela che nell’ultimo decennio è davvero diventata parte integrante delle giornate. Dalla foto su Instagram al commento su Facebook, sino agli hashtag di Twitter: ognuno ha il proprio (o i propri) social network preferiti.
Negli ultimi anni ha invece preso piede Tik Tok. Il social proveniente dalla Cina è amatissimo soprattutto da giovani e giovanissimi. Balletti, canzoni, trend, tutorial…è un social “creativo” dal quale oggi passano tutte le nuove mode.
Sempre più adulti si stanno avvicinando a questo social network. Anche durante l’attività lavorativa. Nelle ultime ore però ha fatto scalpore la decisione di un’importante organizzazione che ha deciso di fare disinstallare l’applicazione a tutti i dipendenti.
L’Unione Europea, come riportato dall’Ansa ha infatti “bandito” Tik Tok. La commissione europea ha chiesto ai dipendenti di disinstallare l’app dai dispositivi aziendali o da quelli personali che hanno accesso al servizio di telefonia mobile della commissione. E’ arrivata la conferma ufficiale.
La decisione non è certo una novità: già negli stati uniti il social network cinese è stato bandito da smartphone, tablet e altri dispositivi di proprietà delle istituzioni statali e federali, compresi quelli della Camera. Questo per via del polverone scatenatosi in seguito alla fuga di notizie che i dipendenti di ByteDance avrebbero avuto accesso ai dati personali degli utenti statunitensi ed europei. Alcuni giornalisti statunitensi siano stati spiati attraverso l’applicazione.
La scelta arriva in seguito all’incontro avvenuto tra la vicepresidente della Commissione europea per la Trasparenza Vera Jourova, la commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager, la commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson e il commissario alla Giustizia Didier Reynders, e l’amministratore delegato di Tik Tok Shou Zi Chew, avvenuto lo scorso Gennaio a Bruxelles. Nel meeting si era parlato del tema della sicurezza dei dati, delle nuove direttive europee per il mercato digitale e della disinformazione che transita sui social network.
L’Unione Europea ha sottolineato come qualsiasi dato debba essere trattato in conformità al Gdpr, soprattutto data l’altissimo numero di minorenni presenti sulla applicazione. TikTok è anche già sotto indagine da parte del Garante per la protezione dei dati personali dell’Irlanda, dove si trova la sede legale europea dell’azienda.
Insomma, il tema della sicurezza dei dati continua a preoccupare le istituzioni e a far discutere, e getta ombre sul social network proveniente dalla Cina. In attesa di nuovi incontri che possano dare maggiori delucidazioni sulla situazione, l’Unione Europea non ha comunque di vedere transitare il social network sui suoi dispositivi o nella sua rete.
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