Quella scoperta grazie ad uno studio è una correlazione sconvolgente che riguarda i tumori e l’eredità genetica. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Non tutti sanno che esistono delle malattie che possono essere ereditarie. Si tratta di malattia di vario genere che si possono trasmettere ai propri figli, tra cui anche i tumori. In questo caso ce ne sono circa cinquanta e la cifra sale a più di un centinaio in riferimento ai geni associati ad una predisposizione ai tumori. In presenza di tali geni, infatti, il rischio di ammalarsi di una malattia oncologica può essere può essere anche 40 volte più elevato.
Nel nostro Paese, ci sono tantissime persone, più di 100mila, che sono portatori di sindromi di natura ereditaria. Secondo quanto afferma Salvo Testa, della Fondazione Mutagens, è importante essere a conoscenza di questo così da seguire percorsi di prevenzione volti ad ottenere una diagnosi precoce.
Tumori ereditari: ecco cosa sapere
Stando agli studi condotti negli ultimi anni, l’incidenza del fattore genetico assume una grande importanza sull’insorgere delle patologie oncologiche. In particolare, è emerso che l’individuazione delle persone portatrici di sindromi ereditarie può avere un impatto estremamente positivo sull’azione di prevenzione di tantissimi tumori.
A tal proposito, è importante dire che ad oggi l’identificazione dei soggetti a rischio avviene con un certo ritardo e dunque soltanto dopo l’insorgere della malattia. Di conseguenza, è evidente che in presenza di uno screening e di un protocollo di prevenzione da mettere in atto nelle strutture ospedaliere, presenta dei benefici estremamente positivi. In poche parole si tratta di un’opportunità davvero importantissima.
I tumori ereditari più diffusi
Tra i tumori più diffusi ci sono quello alla mammella e dell’ovaio ma anche quello della prostata e del pancreas. Particolarmente diffusa è anche la sindrome di Lynch che aumenta la predisposizione ai tumori gastro intestinali e del colon-retto oltre che dell’endometrio. In genere, non si verifica l’insorgere di sintomi specifici tuttavia è stata registrata un’incidenza maggiore nelle persone giovani. Tuttavia, l’esperto ha spiegato che non è possibile indicare con precisione i sintomi e i campanelli d’allarme che devono destare preoccupazione. Di conseguenza, risulta essere fondamentale individuare in maniera tempestiva quelli che possono essere gli individui a rischio di sviluppare una sindrome genetica.
A tal proposito, è importante sottolineare che la diagnosi genetica permette di definire il pericolo ed agire mediante un piano terapeutico ad hoc al fine di ottenere una prognosi migliore. Va detto, infine, nel caso in cui la patologia oncologica interessi degli organi non vitali per la vita dell’uomo, è possibile procedere con l’asportazione degli stessi mediante interventi chirurgici mirati. In questo modo, infatti, si ottiene una ridotta possibilità che possano insorgere tumori, potendo agire in maniera preventiva.
