Troppi divieti a scuola per questo i ragazzi protestano, tante regole a cui sottostare, forse eccessive, dovranno dire basta dai piercing ai jeans strappati!
I divieti scolastici sono una forma di regolamento che contribuisce all’insieme delle regole che le scuole impongono ai propri studenti. L’obiettivo dei divieti scolastici è quello di creare un’atmosfera di rispetto e collaborazione all’interno della scuola, promuovendo l’apprendimento e la disciplina reciproca.
I divieti scolastici servono anche a garantire che i ragazzi si comportino in modo responsabile e che mantengano adeguati standard di contegno in classe. Alcuni divieti comuni includono comportamenti irrispettosi verso gli insegnanti, l’uso di improperi, la distrazione degli altri studenti e l’utilizzo di dispositivi elettronici in classe. Alcune scuole potrebbero anche esigere dress code, divieti di uscire dall’edificio senza autorizzazione o abbigliamento che identifichi la scuola.
Applicare questi divieti aiuta anche le scuole a creare un ambiente più sano e sicuro all’interno di istituzioni che in precedenza erano state caratterizzate da problemi di bullismo o di comportamenti illegali. Ad esempio, precludendo l’uso di sostanze stupefacenti o alcolici, le scuole possono fermare l’abuso di tali sostanze prima che inizino. Inoltre, vietando l’accesso all’istituto ad estranei o proibendo di andare in zone vietate all’interno della scuola, le scuole possono limitare il rischio di violenza.
A volte, l’eccessiva rigidità dei divieti scolastici può essere vista come una forma di controllo che limita la libertà degli studenti. È importante notare che, mentre le scuole devono imporre dei limiti al fine di garantire l’integrità e la sicurezza dei propri studenti, il rispetto della dignità e della libertà individuale deve essere sempre preservato. Gli studenti devono avere il diritto di esprimere le proprie opinioni o di partecipare a progetti in classe senza timore di essere puniti. Fatto sta, che i divieti scolastici possono essere importanti strumenti educativi che contribuiscono alla creazione di un ambiente di apprendimento sicuro e positivo. Tuttavia un importante appunto, sarebbe che gli insegnanti debbano cercare di riconoscere l’individualità degli studenti e di rispettare i diritti di tutti. I divieti scolastici sono davvero tanti e forse troppo eccesivi, ecco perchè molti studenti protestano, si va dai piercing ai jeans strappati e questo agli studenti proprio non va giù.
Nell’ultimo periodo, una scuola media di Alpignano, in Piemonte, ha informato le famiglie dei suoi studenti con una circolare relativa a un divieto di indossare unghie finte, motivo per cui potrebbero graffiare i compagni. Questo può sembrare un’anomalia, ma, in assenza di leggi nazionali, spesso le direzioni scolastiche definiscono in autonomia le disposizioni da rispettare. Un’inchiesta di Skuola-net, che ha coinvolto 1.300 studenti, ha rivelato come più della metà dei ragazzi interpellati abbiano incontrato dei divieti considerati assurdi, o almeno molto strani. Eccone alcuni:
Parlando di vestiario, è evidente che l’atteggiamento degli istituti italiani è decisamente controllato. La ricerca Skuola.net mostra che meno della metà degli studenti sono liberi di scegliere ciò che indossano, mentre il resto è sottoposto a un qualche tipo di regola o suggerimento. In alcuni casi, all’inizio della primavera è più rigido in quanto ai divieti sull’abbigliamento esposto. Inoltre, la maggior parte delle scuole cerca di limitare la quantità di pelle visibile e i tatuaggi.
I piercing sono ormai un’abitudine consolidata tra gli adolescenti di tutto il mondo ed esprimere il proprio lato individualista è un modo di vivere sempre più diffuso. Questo porta in molti casi a conflitti e discriminazioni da parte delle autorità scolastiche volte a limitare i diritti degli studenti. Nel caso specifico dell’Istituto alberghiero di Arzachena, si trattava di un regolamento interno che vietava gli ornamenti come piercing e orecchini per entrambi i sessi, pur rappresentando un’esemplificazione di ciò che avviene spesso negli istituti. Il padre di uno degli studenti però ha messo in luce la discriminazione insita nella norma, giudicando il documento come totalmente fuori dal tempo e controproducente.
Nel 2021, un caso simile a quello di Arzachena si è verificato in un istituto alberghiero lombardo. Un punto di contenzione è stato i capelli blu di uno studente, il cui richiamo disciplinare è stato poi ritirato. L’istituto ha invitato gli allievi a presentarsi in classe con un abbigliamento adatto alla loro professione, evitando di indossare indicatori di stile con strappi, felpe, scarpe da ginnastica, o altri elementi fuori regola. Gli studenti, pertanto, sono stati informati che vestirsi in modo appropriato all’istituto incluse evitare colori di capelli che suscitano l’ostilità dei responsabili della scuola.
La scuola media Tallone di Alpignano sta prendendo una precisa linea guida in merito all’utilizzo di unghie finte da parte dei suoi studenti. La preside Silvana Andretta ha reso nota una circolare che mette in guardia contro possibili rischi che le unghie finte potrebbero recare alla sicurezza e che potrebbero influenzare il voto nelle valutazioni scolastiche. Molti esperti hanno espresso pareri contrari all’uso di unghie artificiali da parte di persone sotto i 18 anni. La dirigente scolastica ha spiegato come le unghie eccessivamente lunghe possono di fatto pregiudicare il voto ricevuto da un lavoro scolastico, come ad esempio la realizzazione di un disegno su una tavoletta da disegno che rischia di essere graffiato dalle unghie finte.
Un punto fermo delle limitazioni a scuola è l’uso dello smartphone. Il governo Meloni sta cercando di contrastare l’utilizzo improprio degli smartphone nelle aule scolastiche. Tuttavia, alcune scuole hanno adottato misure indipendenti da tempo. Skuola.net ha eseguito un sondaggio di recente, con un campione di 1800 studenti di liceo e di istruzione superiore. Il sondaggio ha mostrato che la maggior parte delle scuole ha regole scritte sull’uso di dispositivi personali a scuola. Inoltre, una quota aggiuntiva dei partecipanti ha affermato di aver ricevuto soltanto avvertimenti verbali. Dopo un’accurata analisi dei risultati, meno del 25% degli studenti hanno affermato di non avere alcuna restrizione riguardo l’utilizzo di smartphone.
Insomma i divieti a scuola sono davvero tanti e per alcuni istituti scolastici rispetto ad atri, sono davvero rigidi in quanto a regole acui sottostare. Tuttavia questo lo si può interpretare come una soluzione efficace per dare agli studenti un’educazione esemplare e crescere con regole fondamentali per il loro futuro, anche se per molti probabilmente non è così.
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