Unghie finte, la decisione della scuola fa discutere: bandite. Non si potranno più avere. Rischiano di compromettere il voto.
Quante volte si dice che i bambini di oggi crescono più in fretta? Non è solo retorica. Davvero essere esposti a mille stimoli diversi e ad un costante utilizzo della tecnologia porta a bruciare diverse tappe. Basti vedere il look di giovani e giovanissimi.
Già a scuola i giovani si presentano con look piuttosto adulti, dal trucco curato, alle unghie curate, sino ai capelli appena fatti. Una realtà ben diversa dagli abiti larghi e dal classico “jeans e felpa” degli anni ‘80 e ’90.
Divieto alle unghie finte, la decisione sorprende
Una delle cose che spiccano di più sono certamente le unghie curate. Sempre più adolescenti curano particolarmente le proprie unghie. Smalti di ogni colore, unghia finte, gel e ogni sorta di decorazione.
Eppure, sapete che in una scuola è stato vietato l’utilizzo di unghie finte mentre si è a scuola? No, non si tratta di un motivo di “vecchi usi e costumi” e del classico “erano meglio le vecchie generazioni”. Il motivo è del tutto sorprendente.
Le unghie finte rischiano di compromettere il voto
Il preside della scuola media «Tallone» di Alpignano, in provincia di Torino, ha sorprendentemente vietato agli alunni dell’istituto di indossare unghie finte durante le lezioni mentre si è in classe. Il motivo? E davvero bizzarro. Sarebbero infatti pericolose per la sicurezza e per il voto degli studenti. A confermare il divieto di unghie finte è stata una circolare firmata dalla dirigente scolastica Silvana Andretta, come riporta il quotidiano torinese La Stampa.
Le lamentele giunte, anche se non se ne conosce l’origine, hanno ottenuto l’effetto sperato. Nel registro elettronico si legge la nota della preside: «Il regolamento di istituto prevede di indossare un abbigliamento semplice e adeguato all’ambiente scolastico».
In questa descrizione non rientrano le unghie finte. «Tantissimi esperti del settore – ha spiegato la preside Andretta – sconsigliano una ricostruzione sotto i 18 anni. Su alcune nostre alunne della secondaria abbiamo notato un’eccessiva lunghezza, cosa che può inficiare anche la valutazione sui compiti che svolgono in classe».
Una motivazione che ha lasciato molti sorpresi, ma che la dirigente ha delucidato: «Se, ad esempio, bisogna lavorare su una tavola da disegno e l’elaborato viene graffiato dal materiale artificiale dell’unghia è chiaro che il voto finale rischia di essere più basso e di vanificare l’impegno profuso». Quanto ai rischi per la sicurezza ha aggiunto: «Sono adolescenti e spesso si salutano abbracciandosi: il materiale usato per le unghie finte è molto resistente e un movimento improvviso rischia di provocare un infortunio a un vicino di banco»