In molti si chiedono a quanto ammonta la cifra che può essere ricevuta nel caso in cui si avanzi la richiesta di un anticipo per il proprio tfr. Ecco cosa sapere.
Con l’acronimo tfr si fa riferimento al trattamento di fine rapporto che spetta al lavoratore subordinato alla fine della collaborazione lavorativa. Proprio a tal proposito molti si chiedono a quanto ammonta la cifra che si potrà ricevere nel caso in cui si chiedesse un anticipo.
Si tratta senza ombra di dubbio di un argomento che interessa tantissime persone e che dunque vale la pena di approfondire Prima di capire qual è l’entità della cifra spettante in caso di invio della domanda in esame, è importante sottolineare che l’anticipo del tfr può avvenire solamente in presenza di determinate condizioni.
Anticipo Tfr, a quanto ammonta la cifra che si riceve
Il Tfr non è altro che la somma che viene ricevuta dal lavoratore dipendente una volta concluso il rapporto di lavoro. Può essere utile sapere, infatti, che il datore di lavoro annualmente accantona il 7, 41 per cento. Qualora il reddito lordo sia di 30mila euro lordi l’anno, ad esempio, il tfr annuo è di 2mila e 200 euro. Stando a quanto prevede la legge, comunque, il lavoratore può avanzare la richiesta di un anticipo purchè questo non riguardi l’intera somma e soprattutto in presenza di determinate condizioni.
Con particolare riferimento alla predetta richiesta essa deve avere 3 requisiti:
- la richiesta deve avvenire una sola volta,
- bisogna aver maturato almeno 8 anni di lavoro,
- l’anticipo deve riguardare massimo il 70 per cento del tfr maturato al momento della richiesta.
Come abbiamo accennato sopra peraltro è necessario che sussistano una di queste 3 circostanze che a conti fatti danno accesso alla possibilità di chiedere il tfr anticipato.
- spese mediche,
- congedi parentali,
- acquisto ad uso abitativo della prima casa.
In ogni caso, si tratta di una misura che ha preso avvio nel 1982 sostituendo l’indennità di anzianità. Nel dettaglio rappresenta un elemento della retribuzione e il suo pagamento avviene una volta cessato il rapporto di lavoro.
Altre informazioni utili da sapere
Oltre a ciò bisogna precisare che il diritto alla sua erogazione decade una volta trascorsi 5 anni dalla cessazione della collaborazione lavorativa. In ogni caso, qualora l’importo dovesse risultare erroneo è possibile adire la legge contro il proprio datore di lavoro al fine di far valere i proprio diritti.
E’ chiaro dunque che la richiesta anticipata dell’importo in esame deve essere meditata e valutata. In particolare, risulta essere importante la valutazione di quelli che sono i reali vantaggi derivanti dalla sua presentazione. L’ottenimento, tra le altre cose, avviene solamente in presenza dei requisiti citati poc’anzi e che per questo devono essere presi in considerazione prima di avanzare qualsiasi richiesta.
