Le allergie respiratorie possono essere scaturite da vari fattori e possono intaccare le vie respiratorie, per scoprire se anche il tuo bimbo ne soffre fai il test.
L’allergia respiratoria è una condizione caratterizzata da reazioni allergiche come una congestione nasale, prurito, tosse e starnuti. Queste reazioni possono essere provocate da sostanze come polvere, peli degli animali e pollini. Si stima che fino al 40% della popolazione mondiale sia affetto da un certo grado di allergia respiratoria.
Sintomi
I sintomi di un’allergia respiratoria possono variare da leggero a grave e si verificano quando si entra in contatto con un allergene. I sintomi più comuni dell’allergia respiratoria includono prurito agli occhi, naso che cola, starnuti, tosse secca e respiro sibilante. Inoltre, la congestione nasale e il gonfiore delle mucose possono contribuire a difficoltà di respirazione, ansia e affaticamento.
Come curare le allergie
Trattare l’allergia respiratoria prevede la rimozione dell’allergene. Quando non è possibile rimuovere l’allergene, si può ricorrere a farmaci anti-allergici da banco o prescrizione. Gli antistaminici come la cetirizina, la loratadina e la desloratadina sono spesso usati per alleviare reazioni allergiche. Se i sintomi sono gravi, possono essere necessari farmaci corticosteroidi più potenti come il prednisone. Altri trattamenti possono includere immunoterapia sottocutanea ed irrigazione del naso con soluzioni salinate.
Quando le allergie riguardano i bambini, ecco cosa non sapevi
Molti bambini soffrono di allergie in età pediatrica, e la primavera è spesso una stagione difficile per chi soffre di allergie respiratorie. Secondo le stime della Siaip, circa il 40% degli individui sotto i 14 anni soffre di allergie. Per rilevare questo tipo di allergia, come anche altri tipi di allergie, si può effettuare una prova cutanea, detta ‘prick test’. I sintomi da allergia possono variare da lievi a più gravi, e i bambini possono essere sottoposti a varie terapie per alleviarli. È estremamente importante tener sotto controllo le reazioni allergiche in bambini, in modo da prevenire una reazione più grave, compresa l’anafilassi.
Quanti tipi di allergie ci sono
Le allergie sono una reazione del sistema immunitario a una sostanza che, sebbene innocua per la maggior parte delle persone, viene riconosciuta come una minaccia. Queste sostanze, conosciute come allergeni, possono essere raccolte in diverse categorie. Ad esempio, i pollini e le malerbe danno luogo a sintomi respiratori nelle persone allergiche, mentre i cibi ingeriti possono determinare reazioni allergiche che colpiscono sia la pelle, sia le vie gastrointestinali. Gli allergeni da contatto, come profumo e gomma, possono provocare arrossamenti e gonfiori nella parte del corpo in cui vengono a contatto. Anche il veleno di imenotteri, antibiotici e antinfiammatori possono causare allergie.
I sintomi delle allergie possono variare in base al distretto corporeo interessato. Le alte vie respiratorie possono essere colpite da riniti, congestione nasale, prurito, lacrimazione e congiuntivite. Se il sistema respiratorio basso è coinvolto, invece, si possono manifestare tosse, asma e broncospasmo. Se l’allergia è alimentare, si possono presentare sintomi cutanei e gastrointestinali, come eczema, orticaria, angioedema, dermatite atopica, dolori addominali, vomito e diarrea. La diagnosi di allergia inizia con una dettagliata anamnesi dei sintomi osservati, in modo da identificare i possibili allergeni responsabili.
Test da fare al tuo bimbo: ecco quali sono per scoprire le allergie respiratorie
I test allergici più utilizzati per identificare le allergie respiratorie e alimentari sono i test con puntura. Un piccolo campione di allergeni viene applicato all’avambraccio e poi la pelle è punzecchiata con una lancetta sterile. Dopo 15-30 minuti, una reazione cutanea è osservata nel caso di allergia alla sostanza; la sensibilità è generalmente determinata dalla dimensione della lesione che compare.
Secondo la dottoressa Levi, questo test può essere eseguito sui bambini a partire da un anno di età, sebbene i risultati siano meno affidabili prima dei tre anni. Se la reazione allergica persiste dopo un test negativo, può essere applicato il Prick by Prick, dove l’estratto allergeno viene sostituito con una lancetta nella sostanza fresca. In caso contrario, è possibile eseguire un dosaggio delle IgE, dove un piccolo campione di sangue viene prelevato per identificare le immunoglobuline E, che sono prodotte da un sistema immunitario nel contatto con l’allergene.